La paura. Un’emozione necessaria, da affrontare con coraggio.

La paura. Un’emozione necessaria, da affrontare con coraggio.

LA PAURA. UN’EMOZIONE NECESSARIA, DA AFFRONTARE CON CORAGGIO.

La paura è uno “stato emotivo di repulsione e di apprensione in prossimità di un vero o presunto pericolo”.

La paura è un’emozione primaria, comune sia al genere umano sia al genere animale.

Come tutte le emozioni ha un’utilità perché mette in allarme rispetto a eventuali pericoli che si presentano. Però diventa un problema nel momento in cui degenera in fobia o viene vissuta in maniera esagerata.


Di fronte a un pericolo l’ormone dell’adrenalina ci prepara all’azione – combattere o fuggire (fight or flight response). Le reazioni fisiche della paura includono la mancanza di salivazione, l’aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, l’aumento della sudorazione e della contrazione muscolare.

L’emozione della paura è collegata al funzionamento dei reni, sede della nostra energia vitale, secondo la medicina tradizionale cinese.

Si diceva un’emozione necessaria che in qualche modo ci difende. Dobbiamo però stare attenti a non rendere la paura uno strumento di difesa inconscio davanti a tutto quello che la vita ci richiede, laddove appunto non ci sono pericoli. Lo Yoga ci aiuta in questo. L’obiettivo è riuscire a percepire la paura per ciò che è, e ripristinare la propria forza di volontà.

La paura, che si può esprimere sotto forme diverse (ansia, depressione), genera uno stato di allarme per il sistema nervoso e può indebolire l’organismo. Inoltre può influire sul proprio senso di remissione e privarci del senso della libertà di cui sempre dobbiamo godere per essere felici.

Attraverso la pratica possiamo riconoscere le nostre paure, accoglierle e gradatamente lasciarle andare. Se calmiamo il sistema nervoso agevoliamo la digestione del nostro stato emotivo e osserviamo le nostre reazioni verso l’esterno che cambiano.

Attraverso la pratica impariamo a gestire le emozioni in generale e scolorirle un po’. Gli Yoga Sutras – un testo classico dello Yoga – ci invitano a non identificarci con le fluttuazioni della mente o con gli stati emotivi, per andare alla scoperta della nostra vera natura.

Tendiamo a percepire noi stessi con il corpo, le esperienze, le interazioni, i pensieri e i sogni, ma tutto questo è destinato a cambiare e trasformarsi (resta temporaneo). Ciò che resta immutato è la nostra anima e se permettiamo al resto di passare in secondo piano, allontaniamo la sofferenza e facciamo esperienza della nostra pace innata.

Nel corso degli anni ho osservato dei cambiamenti a livello personale grazie alla pratica. In particolare lo Yoga mi ha aiutato a vincere la paura del giudizio (amarsi), la paura del cambiamento (accettazione) e la paura dell’abbandono (bastare a noi stessi).

Pensare che ogni volta che ci ritroviamo sul tappetino facciamo esperienza di noi stessi, non implica necessariamente un cambiamento immediato. Anzi, inizialmente si presenteranno timori, dubbi, confusione e tutto ciò svelerà a noi stessi i meccanismi della nostra mente, i pensieri ricorrenti e ossessivi, il giudizio. Man mano che rafforziamo il corpo, con la pratica, rafforziamo anche la nostra capacità mentale e possiamo riconoscere quando la mente prevale sul resto e da lì iniziare a controllarla ed educarla.

Crescerà allora la fiducia in noi stessi, l’autostima, l’amore e la compassione verso di noi. E così, senza che ce ne accorgiamo, creiamo le basi per sconfiggere la paura e alimentare la gioia.

Lo Yoga può utilizzare le posizioni, le tecniche di respirazione e la meditazione per infondere coraggio, quella forza d’animo che aiuta ad affrontare le difficoltà e i pericoli. Non occorre sconfiggere la paura, ma acquisire gli strumenti interiori per poterla affrontare.

Le asana più consigliate sono sia le posizioni in piedi – che radicano e lavorano sul coraggio di essere se stessi – sia le posizioni che aprono il cuore e liberano la gola, sia le posizioni capovolte – che invitano a lavorare sulla fiducia e sul senso di stabilità, cambiando il proprio punto di vista.

Una breve sequenza potrebbe includere:

  • Vrksasana (posizione dell’albero) – rafforza le gambe, trasmette fermezza alla mente
  • Purvottanasana (posizione di stiramento anteriore) – irrobustisce braccia e gambe, stimola la zona del cuore
  • Setu Bandha Sarvangasana (posizione del mezzo ponte) – tonifica la muscolatura, migliora la respirazione, stimola l’energia nella zona del cuore e della gola
  • Bhujangasana (posizione del cobra) – migliora il funzionamento dei reni, aumenta la sicurezza e la fiducia in se stessi
  • Ustrasana (posizione del cammello) – aumenta l’energia, dona sicurezza, stimola l’energia nella zona del cuore e della gola
  • Viparita Karani (posizione invertita) – migliora la circolazione del sangue, accresce vitalità e forza vitale
  • Sirsasana (posizione di equilibrio sulla testa) – aumenta la sicurezza in se stessi, migliora l’efficienza mentale.

Sono tutte posizioni molto potenti, che andrebbero eseguite con gentilezza, a seconda della propria condizione fisica ed emotiva, ed eventualmente intensificate con il tempo. E’ consigliabile iniziare con delle varianti più dolci se si è nuovi alla pratica dello Yoga e con la supervisione di un insegnante certificato.

 

“Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire” (Paulo Coelho).