Dall’intelligenza del corpo all’autenticità dell’anima

Dall’intelligenza del corpo all’autenticità dell’anima

Dall’INTELLIGENZA del CORPO all’AUTENTICITÀ dell’ANIMA

Per me lo yoga rappresenta un cammino verso la conoscenza del mio essere vero e autentico. Perché è grazie allo yoga che mi riconosco nella vita di tutti i giorni ed è grazie allo yoga che ho trovato pace dentro di me.

La mia pratica è cambiata molto nel corso degli anni e continua a cambiare perché cambia il corpo e cambia l’approccio verso la pratica stessa.

Ho iniziato il mio percorso lavorando sul corpo. Ma è quando è cambiato qualcosa a un livello più profondo che ne ho percepito i reali benefici.

Alcune parti di me si sono ammorbidite, alcuni miei atteggiamenti sono cambiati e alcune emozioni viaggiano a un’altra velocità. E finalmente mi è chiaro che non è cambiato il mondo intorno a me ma sono cambiata io nei confronti del mondo.

Questo cammino è meraviglioso nella misura in cui ci rivela parti di noi che teniamo nascoste, ci apre a tutti i nostri livelli (corpo, respiro, mente, intuito, anima) e ci invita ad abbracciare pregi e difetti, accogliere i nostri limiti come risorsa, approfondire la conoscenza di noi stessi per diventare artefici della nostra vita.

E’ così che allora traspare l’intelligenza del corpo, la consapevolezza del respiro, la flessibilità della mente, la sottilità dell’intuito e l’autenticità dell’anima.

E se impariamo a percepire tutti questi aspetti, il cammino è iniziato.

La mia formazione

La mia formazione per diventare insegnante di yoga è nata come approfondimento di quel cammino, unico e meraviglioso, che stavo scoprendo attraverso la pratica. Non mi era chiaro che poi di questo ne avrei fatto un lavoro, ma dopo qualche mese tutto è successo in maniera naturale.

La mia indole mi ha portato a non accontentarmi e da quel settembre 2015, in cui mi sono diplomata in qualità di insegnante di Hatha Yoga, si sono susseguite molte specializzazioni – Yoga in Gravidanza, Yoga per Adolescenti, Yoga per i Disturbi del Comportamento Alimentare, Yoga one-to-one, Restorative Yoga, Yoga TherapyYin Yoga.

La maggior parte di questi corsi si sono svolti in Gran Bretagna, perlopiù a Londra, dove ho vissuto anche molte esperienze di vita e crescita personale.

Proprio a Londra ho iniziato a praticare yoga nel 1999, quando in Italia c’erano ancora pochissimi centri e lo yoga non era molto conosciuto alla maggior parte delle persone. E mi ricordo ancora di essere entrata in un centro tra i più conosciuti della capitale solo perché era vicino a casa e senza avere la minima idea di cosa andassi a fare! Da allora non ho mai smesso di praticare!

La sfida più grande, in termini professionali, si è conclusa qualche mese fa (aprile 2018), con il diploma in Yoga Therapy, un percorso di 18 mesi, tra lezioni, pratiche, casi studi e continue scadenze per compiti e verifiche. Un percorso davvero impegnativo!
E grazie a questa specializzazione ho avuto la conferma del potere straordinario di questa disciplina, applicata all’individuo per un benessere unico e specifico.

Attraverso l’applicazione dello Yoga Therapy la pratica si adatta alle diverse tipologie di persone e a eventuali patologie o piccoli traumi. Si lavora a tutti i livelli della persona (corpo, respiro, mente), non tanto con la pretesa di guarire ma per aprirsi a nuove prospettive di benessere.

E soprattutto si lavora con la persona affinché ognuno possa affrontare le proprie debolezze (fisiche, emotive, mentali) con maggiore serenità, imparando a chiedere aiuto e diventando responsabili di noi stessi.

Nei prossimi mesi scriverò un articolo specifico sullo Yoga Therapy e approfondirò alcuni aspetti a me particolarmente cari nella relazione one-to-one (allievo-insegnante).

Il mio insegnamento

Che si tratti di lezioni individuali, come nel caso dello Yoga Therapy, o di lezioni collettive, in qualità di insegnante mi interessa invitare a essere a proprio agio nel corpo e nel respiro e approfittare del tempo della pratica per scoprirsi.

Mi interessa trasmettere fiducia nel cambiamento, cura nel dettaglio, affezione nel mettersi in gioco, con umiltà, amorevolezza e compassione verso se stessi.

Mi interessa aiutare le persone a stare bene nella pratica e nella vita.

Invito sempre a lavorare sul corpo e sul respiro per fare conoscenza di se stessi, per esplorare i propri limiti, riconoscere le proprie potenzialità e la propria unicità. Sono particolarmente attenta all’allineamento, alla postura e alla funzionalità del movimento in relazione al respiro.

Prediligo classi con poche persone in un ambiente intimo e accogliente.

Non insegno né conoscenza né sapere ma trasmetto un vissuto, che conosco e riconosco.

Nelle mie lezioni confluiscono tanti elementi che fanno parte della mia formazione e delle esperienze di pratica personale.

Lavoro più che altro sul fare meno per fare di più, come dicono i britannici – less is more – e cerco di armonizzare l’allungamento e il rafforzamento, la morbidezza e la forza, la staticità delle posizioni e il movimento, senza però raggiungere mai sequenze dinamiche.

Utilizzo i supporti laddove siano strettamente funzionali al lavoro sul corpo e/o alla persona nello specifico.

Non ci sono distinzioni di livelli o anni di pratica, perché ognuno è invitato ad ascoltarsi e fare in modo che la mia proposta diventi sempre più una pratica personale.

Cerco sempre l’autenticità e l’empatia nei confronti dei miei allievi e continuo a crescere insieme a loro, per accompagnarli, al meglio delle mie possibilità, in un loro processo di cambiamento e trasformazione.

Proprio perché, come ci ricorda Donna Farhi, in qualità di insegnanti “è nostro compito garantire un contesto sicuro ed efficace in cui possa avvenire questo processo, utilizzando sapientemente i mezzi a nostra disposizione per appiccare e alimentare il fuoco della trasformazione, fornendo un costante sostegno e un continuo riconoscimento dell’interezza intrinseca dell’allievo, indipendentemente dal punto del percorso in cui si trova”.