AMORE E NUTRIMENTO VERSO NOI STESSI ATTRAVERSO LA PRATICA DI YIN YOGA
Il tappetino yoga è il luogo dove fare conoscenza di noi stessi. Attraverso la pratica scopriamo noi stessi, nel corpo, nel respiro e negli atteggiamenti mentali. Lo yoga è un percorso di consapevolezza che ci consente di scoprire le nostre risorse e le nostre vulnerabilità, ma l’atteggiamento con cui pratichiamo e la nostra indole naturale ne sono parte integrante.
In altre parole ognuno di noi ha bisogno di trovare armonia ed equilibrio per rafforzare le proprie debolezze e ammorbidire le proprie rigidità, fisiche e non. La strada più facile è scegliere ciò in cui stiamo meglio e in cui ci riconosciamo.
E in questo non c’è nulla di male.
Ma se auspichiamo a un benessere duraturo e soprattutto, se guardiamo alla pratica come un’opportunità per migliorarci nella vita quotidiana, dovremmo cercare sempre la giusta misura tra le nostre zone di comfort e ciò che respingiamo.
Lo yoga è nutrimento.
Dobbiamo assumere in giusta quantità tutte le sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno e non dimenticarci che la qualità del nutrimento può rappresentare quella scelta consapevole che ci consente di crescere.
Yin Yoga
Lo Yin Yoga è una pratica dolce e lenta, con posizioni statiche che vengono mantenute per alcuni minuti, a seconda dell’intensità della posa stessa e della nostra esperienza.
Lo Yin Yoga agisce sul tessuto connettivo del corpo – tendini, fascia, legamenti – per aumentare la circolazione e la flessibilità delle articolazioni. Sviluppa consapevolezza di un proprio spazio e un proprio silenzio interiore, sia esso fisico, emotivo o mentale.
Lo Yin Yoga unisce il pensiero occidentale (scientifico) con quello antico indiano e cinese associato alle mappe energetiche del corpo (meridiani e nadi) per acquisire una conoscenza più profonda di noi stessi.
Attraverso lo studio di meridiani sappiamo che Yin è la parte stabile, ferma, interiore delle cose. Yang invece è cambiamento, movimento, esteriorità.
Tutto ciò che è yin è più freddo, statico, profondo, femminile, vicino alla terra. Tutto ciò che è yang è più caldo, flessibile, superficiale, mascolino e vicino al cielo. Yin e yang sono espressione dell’energia, hanno una stesso fonte, si differenziano nel modo di manifestarsi.
In relazione al corpo umano, la parte inferiore (più vicina alla terra) è yin, mentre la parte superiore (più vicina al cielo) è yang. Le parti più profonde del corpo (ossa, tessuto connettivo, legamenti) sono yin, mentre la parti più superficiali (pelle, muscoli, fascia) sono yang.
Tutte le forme di yoga prevedono un’azione muscolare e in questo senso sono yang.
Lo Yin Yoga porta equilibrio nella nostra pratica attiva.
Una combinazione tra yin e yang consente di valorizzare noi stessi per ciò che siamo e nello stesso tempo ci sprona a migliorarci.
Ma se restiamo solo in una delle due modalità creiamo disequilibrio e soprattutto non assimiliamo i cambiamenti e non ci concediamo il tempo per lasciarli sedimentare.
Se con la pratica attiva stimoliamo e rafforziamo la muscolatura, con lo Yin Yoga aumentiamo la nostra flessibilità. E creiamo spazio nel corpo, a un livello più profondo, per poi generare spazio nella mente (tra i pensieri).
Questa è la chiave.
Spesso con la pratica attiva la mente prevale sul corpo, vuole andare oltre le nostre possibilità. Ma la mente è più veloce del corpo. Il corpo non ha fretta. E se ce ne prendiamo cura sviluppiamo amore e nutrimento verso noi stessi.
Lo Yin Yoga garantisce la libertà necessaria di adattare il proprio percorso alle proprie caratteristiche personali, a partire da quelle anatomiche. Ciascun corpo ha una propria intelligenza e sensibilità che dovrà sempre essere rispettata.
Lo Yin Yoga ci consente di lavorare con la nostra natura, la nostra anatomia, in modo armonioso.
Ci permette di trovare la stabilità, stare nella posizione in maniera confortevole, abbandonare i risultati e ascoltare solo le sensazioni.
E lì inizia la scoperta della parte più nascosta e profonda di noi stessi.
Lo Yin Yoga apre un dialogo possibile con la nostra intimità, con lo strato più vero di noi stessi, spesso il più vulnerabile. Quello che abbiamo imparato a proteggere. Quello che però ci fa sentire “a casa”.
Yin yoga è essere a casa, essere in uno stato mentale libero.
E se lo abbracciamo cambierà la nostra attitudine verso tutto il resto.
Yin yoga è amore verso noi stessi. Perché impariamo a riconoscere e accogliere la nostra parte più vulnerabile e trasformarla in opportunità.
Tutto quello che è al di fuori di te ti può essere sottratto, in ogni momento. Solo ciò che è dentro di te è al sicuro.
(Jeannette Winterson)
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